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Riunisce i lavoratori agroalimentari e del turismo di tutto il mondo



La Birmania sul filo del rasoio

Inserito nel sito UITA il 26-Sep-2007



"IL BURMA E' TORNATO ALLA NORMALITA' " ha dichiarato il Ministro degli Affari Esteri Nyan Min di fronte all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite lo scorso 1 Ottobre. Si stima che almeno 200 persone siano state assassinate dall'esercito e dalla polizia durante la repressione.

La dittatura militare in Birmania affronta la pi� grande sfida dall'insurrezione nazionale del 1988. L'ondata di proteste, provocata inizialmente dall'aumento del prezzo del carburante a met� agosto, si � allargata e ha acquistato forza sufficiente per riportare migliaia di manifestanti per le strade di Rangoon ed altre citt�, sfidando apertamente la minaccia che i militari reagiscano con arresti e violenza. La riluttanza del governo ad utilizzare la forza finora non va considerata come mancanza di capacit�. Vent'anni di dittatura e di guerra civile non sono riusciti a diminuire n� il suo appetito n� il suo arsenale di repressione. La giunta che assassin� 3'000 birmani nel 1988 non � cambiata.

Ci� che � cambiato � che la Birmania � riuscita ad eclissarsi, nascosta agli occhi del pubblico dalla "guerra contro il terrorismo�. Il regime non ha acquisito pi� rispettabilit�, ma � riuscito ad aumentare la produzione alimentare e altre esportazioni, incamerando quindi valuta estera preziosa per i militari (mentre obbligava la propria popolazione ad una vita da fame con le requisizioni ed il lavoro forzato). Il turismo, specialmente proveniente dai paesi ricchi, continua ad aumentare, malgrado gli appelli al boicottaggio lanciati dalla Lega nazionale per la democrazia. Accor � uscito � grazie in parte alle pressioni sindacali � ma altri gruppi alberghieri, inclusi Nikko e Orient Express, migliorano l'offerta, si espandono e propongono pacchetti speciali. Centinaia di transnazionali � inclusa Nestl� � sono ancora attive in Birmania. L'ASEAN, l'associazione politico-economica dei paesi del Sudest asiatico, ha fornito appoggio economico e copertura politica alla giunta. Malgrado gli appelli dell'ILO per azioni contro il lavoro forzato, la Birmania � stata incaricata di "fare ricerche sulle risorse in manodopera"dal Consiglio ASEAN per le industrie di mobili, nell'ambito di un progetto per sviluppare un "marchio ASEAN�.

La sfida attuale alla dittatura offre molte possibilit� d'azione in appoggio alla lotta per la democrazia. La condanna di 6 militanti sindacali, il 7 settembre, a sentenze di detenzione fino a 28 anni per aver organizzato attivit� per il 1� maggio, evidenzia il ruolo dei lavoratori birmani, e del FTUB clandestino, a costituire una forte opposizione al dominio militare. I sindacati dovrebbero chiedere ai loro governi di sostenere l'appello della CSI per una sessione d'urgenza del Consiglio di sicurezza ONU. C'� anche ampio spazio per azioni a livello nazionale, a cominciare da maggiori sforzi per arrestare investimenti esteri, commercio e turismo. Occorre agire urgentemente per sostenere le migliaia di birmani manifestanti, in esilio, agli arresti domiciliari o nascosti, che rischiano la vita per la democrazia.