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Il mondo difficile del leveraged buy-out � diventato di colpo pi� difficile

Inserito nel sito UITA il 07-Aug-2007



L'abbondanza di prestiti a buon mercato che ha alimentato il boom di acquisizioni a credito sta riducendosi. Gli investitori abbandonano il mercato in crisi dei mutui "subprime" negli USA (basato sulla vendita di mutui ad acquirenti di prima casa con basso reddito, a condizioni apparentemente favorevoli che per� diventano rapidamente costose) per rifugiarsi nei titoli di stato, tenendosi alla larga dal credito che ha favorito le acquisizioni di societ� con milioni di dipendenti. Miliardi di dollari di questi crediti, che dovrebbero arrivare sui mercati finanziari quest'anno si trovano in un limbo, tenendo in sospeso il finanziamento di alcune delle pi� grosse transazioni recenti nel private equity. Le banche hanno dovuto svenderne piccole quote al ribasso, accollandosi le perdite, e tenersi il resto nei loro libri contabili, dove non avrebbero mai dovuto andare a finire.

Di colpo nessuno pi� vuole acquistare gli 8 miliardi di dollari di "obbligazioni spazzatura" incluse nell'acquisizione di Alltel da parte di TPG del valore di USD 23,2 miliardi, n� i 7 miliardi di "obbligazioni spazzatura" incluse nell'acquisizione di First Data da parte di KKR del valore di USD 26 miliardi. Il finanziamento dell'acquisto da parte di KKR della britannica Alliance Boots (la pi� grossa acquisizione mai prevista in Europa) � stato ritardato, come pure la vendita di obbligazioni per finanziare la transazione Cerberus Chrysler. Nei settori UITA, la Cadbury Schweppes ha rinunciato al progetto di vendere la sua divisione bevande USA; la vendita di obbligazioni per finanziare l'acquisizione del Servizio alimentare USA di Ahold � stata annullata ed il finanziamento dell'acquisizione di TPG Harrah � ritardato.

Con l'aumento dei tassi d'interesse a lungo termine ed il costo elevatissimo per assicurare obbligazioni a forte rischio contro inadempienze, il business delle acquisizioni � in crisi.

L'edizione del 30 luglio del Wall Street Journal, che elenca "Sei motivi che rendono pi� difficile il mondo del private equity in futuro", vede il problema dalla prospettiva dell'investitore e sottolinea che capovolgimenti improvvisi e vendite di societ� tra fondi di private equity risulteranno pi� difficili col ridursi del credito. Le ricapitalizzazioni dei dividendi (il veicolo preferito dai fondi per reinvestire denaro pi� velocemente emettendo nuove obbligazioni per finanziare divindendi "gonfiati") diventeranno probabilmente pi� difficili, pi� costose e probabilmente infattibili. Come sottolinea il WSJ, questo tipo di marchingegno finanziario � praticabile solo quando il rapporto debito/introiti � elevato, il credito � buon mercato e un' "uscita" veloce e redditizia grazie alla vendita della societ� � facilmente realizzabile.

Che significa questo per i lavoratori, soprattutto i milioni di dipendenti di quelle societ� prese di mira dai fondi con le loro acquisizioni?

L'abbondanza di credito poco costoso ha permesso a proprietari di private equity di dissanguare costantemente la tesoreria delle societ� per finanziamenti rischiosi che, in circostanze normali, spingerebbero una societ� all'insolvenza. Quando la porta di uscita � bloccata e non � pi� possibile rinnovare il debito a poco costo per finanziare quello vecchio, la tesoreria � ridotta all'osso, col risultante aumento della pressione sulla riduzione dei costi tramite licenziamenti, chiusure, outsourcing ed ulteriori riduzioni d'investimenti produttivi. La contrattazione collettiva, gi� indebolita dalle massicce acquisizioni degli ultimi anni, sar� soggetta a maggiori pressioni. E sempre pi� fondi pensioni aziendali si troveranno ad affrontare deficit, massimali e chiusure.

La terminologia arida del mondo della finanza maschera bene la realt� sociale dietro le transazioni. Per esempio, lo sfratto massiccio di lavoratori dalle loro case � descritto come "turbolenze nel mercato dei mutui sub-prime." L'attivit� frenetica delle acquisizioni a credito negli ultimi anni (che per molti lavoratori rappresenta un disastro sociale) � stata ben accolta perch� "portava efficienza sui mercati finanziari".

Recentemente, il Financial Times affermava che i proprietari di case inadempienti con mutui del 15% sono i veri colpevoli dei problemi attuali del mercato creditizio. Secondo la stessa logica, potremmo presto leggere sulla stampa finanziaria che una societ� oggetto di un'acquisizione � stata spinta al fallimento da dipendenti non abbastanza economi.

L'origine degli sviluppi attuali sta nel grave fallimento delle autorit� normative degli stati ed i lavoratori ne pagano lo scotto. Solo ora il Ministro del tesoro USA ha ritenuto opportuno parlare velatamente di "eccessi". Le autorit� normative nel mondo hanno chiuso gli occhi mentre i fondi e le banche d'investimento scaricavano i loro rischi inondando i mercati con crediti a buon mercato, coniando nomi esotici ("prestito articolato", "impegno leggero" o "pagamento in natura") per il finanziamento dell'indebitamento con ulteriore debito.

I mercati finanziari devono essere regolamentati perch� possono causare enormi danni sociali se lasciati liberi di manovrare. La regolamentazione serve anche per raggiungere obbiettivi politici democratici. Favorire l'usura nel mercato ipotecario non pu� sostituirsi ad una politica di promozione della propriet� immobiliare abbordabile per i lavoratori. Il trasferimento massiccio di ricchezza verso i fondi di private equity, tramite tasse ed altre forme di sussidi, � riuscito ad arricchire in modo spettacolare un piccolo numero di gestori di fondi e banchieri che sottoscrivono le transazioni. Non si tratta certo di un buon metodo per incoraggiare il flusso ottimale di risorse verso investimenti produttivi, a vantaggio dell'intera comunit�.

Invece di tutelare l'interesse pubblico reagendo vigorosamente contro i rischi crescenti sui mercati finanziari, i governi hanno costruito la base normativa per un'ulteriore espansione dell'attivit� di private equity. I fondi pensioni dei lavoratori e dei sindacati, sedotti dalle promesse di elevati guadagni, hanno alimentato questa espansione aumentando sistematicamente le quote di "strumenti derivati" anche quando gi� c'erano chiari segni di pericolo. Le agenzie di rating del credito hanno svolto un ruolo centrale nella promozione dell'emissione di obbligazioni che avrebbero dovuto essere oggetto d'inchiesta legale invece di un rating positivo.

E' presto per prevedere quale sar� l'impatto vero, la portata e la durata dell'attuale crisi creditizia. E' chiaro da tempo, per�, che l'aumento esponenziale dell'uso dell'indebitamento nei bilanci delle aziende ne � la causa. Per i lavoratori ed i loro sindacati il mondo del private equity � sempre stato difficile: � giunto il momento di regolamentarlo, prima che diventi ancora pi� difficile.


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Il boom degli acquisti a credito e le sue conseguenze su societ�, dipendenti, sindacati e la politica in genere � descritto nella pubblicazione dell'UITA in inglese e in francese, disponibile anche in giapponese, inglese, spagnolo, svedese e tedesco presso la segreteria dell'UITA. Informazioni ed analisi sulle acquisizioni ed i settori dell'UITA sono diffuse regolarmente sul sito www.buyoutwatch.info, dove potete iscrivervi per ricevere notifiche via e-mail.