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Vertenza svedese evidenzia la necessit� di legalizzare azioni di solidariet�

Inserito nel sito UITA il 31-May-2007



In novembre 2004, il sindacato svedese dei lavoratori edili, Byggnads, decise di picchettare il cantiere di una scuola a Vaxholm, presso Stoccolma. Una filiale della societ� lettone Laval aveva vinto il contratto dalle autorit� locali e favoriva lavoratori lettoni che, bench� sindacalizzati, erano pagati una frazione della paga normale negoziata dal Byggnads per il settore. Appoggiata dal movimento sindacale svedese nel suo insieme, l'azione di picchetto fin� per costringere l'impresa a gettare la spugna e il contratto fu concesso a una societ� che rispettava i livelli salariali fissati nel contratto collettivo.

La vertenza pass� dal picchetto alla scena politica quando il governo lettone protest� che la Svezia violava le norme dell'UE sulla libert� di movimento dei servizi e l'impresa denunci� il sindacato presso il Tribunale del lavoro svedese. Il Commissario europeo per il mercato interno, Charlie McCreevey, aggrav� il conflitto denunciando l'azione svedese come aggressione intollerabile al mercato unico. L'intervento di McCreevey riusc� a dividere la Commissione europea in due campi, riflettendo la contrapposizione tra imprenditori europei (inclusi gli svedesi ed i lettoni), da un lato, che insistevano sulla preminenza del mercato unico sui contratti collettivi nazionali, ed il movimento sindacale europeo, dall'altro, che difende la compatibilit� della contrattazione salariale nazionale con la mobilit� di capitali, manodopera e servizi nell'UE.

Il Tribunale del lavoro, tornando indietro sulla decisione precedente favorevole al sindacato, trasmise la causa alla Corte di giustizia europea. Ora, il Procuratore generale della Corte ha emesso la sua raccomandazione alla stessa, che generalmente decide seguendo le raccomandazioni del Procuratore (la decisione finale della Corte europea non � prevista prima della fine del 2007 al pi� presto, momento in cui il Tribunale del lavoro dovrebbe pronunciare la sua decisione finale). Secondo la raccomandazione, l'azione sindacale del Byggnads era conforme alla legislazione dell'UE: i sindacati possono agire per imporre un contratto collettivo su lavoratori interinali provenienti da un altro stato membro "se l'azione collettiva � motivata da obbiettivi d'interesse pubblico, quali la tutela dei lavoratori e la lotta contro il dumping sociale."

Tuttavia, la vittoria sindacale non � totale, perch� la raccomandazione contiene un "dettaglio" potenzialmente dannoso in quanto afferma che l'azione non deve essere "disproporzionata" rispetto all'obbiettivo. Gli imprenditori svedesi ed i loro alleati europei certamente tenteranno di argomentare che l'azione del Byggnads era effettivamente "disproporzionata": l'associazione degli imprenditori svedesi ha fatto campagna decisamente contro azioni sindacali "disproporzionate", includendo le azioni (di solidariet�) secondarie, nel tentativo di far marcia indietro su contratti nazionali forti.

La lotta va al di l� dei lavoratori svedesi o lettoni. La mobilit� senza precedenti del capitale a livello mondiale e nell'UE � esemplificata dalla marcia inesorabile del private equity e dei hedge fund che, insieme, sorpassano le economie nazionali di molti stati membri dell'UE � � una forza poderosa che danneggia la tutela dei lavoratori e l'interesse pubblico mondiale. Ancorare solidamente nella legislazione dell'UE il diritto sindacale di decidere azioni, incluse azioni di solidariet� da parte di lavoratori non direttamente coinvolti in una vertenza su contrattazioni collettive, darebbe un valore legale ad un atto essenziale di autodifesa sociale. La causa Vaxholm dovrebbe essere il segnale per mettere al primo posto nei programmi dei sindacati europei e mondiali una campagna che legalizzerebbe azioni di solidariet� a livello nazionale e transnazionale.