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Riunisce i lavoratori agroalimentari e del turismo di tutto il mondo



Altri quattro anni: pi� che mai occorre solidariet� coi lavoratori USA

Inserito nel sito UITA il 10-Nov-2004



Le conseguenze globali di un secondo mandato di George W. Bush alla Casa Bianca sono chiare: prevediamo gi�, come minimo, una politica estera militaristica, nuovi attacchi agli strumenti internazionali sui diritti umani e l�uso massiccio degli accordi commerciali bilaterali/regionali per svalutare gli standard sociali e ambientali.

Negli Stati Uniti la �guerra al terrorismo� maschera una guerra contro i lavoratori ed i loro sindacati, che rischia anch�essa di subire una �escalation�. In agosto 2002, il Ministro della difesa, Rumsfeld, telefon� di persona al responsabile del sindacato dei portuali della costa del Pacifico per dirgli che intraprendere un�agitazione sindacale contro una serrata sarebbe considerato come una minaccia alla sicurezza nazionale. La Legge sulla sicurezza nazionale, approvata successivamente quello stesso anno, limita certe libert� civili fondamentali ed � stata utilizzata per privare 230'000 funzionari statali dei loro diritti sindacali. In una memoria presentata di recente alla Corte suprema, la Camera di commercio statunitense e l�Associazione nazionale degli industriali affermavano che le Convenzioni dell�OIL costituiscono una minaccia per la sicurezza nazionale perch� limitano la �sovranit�� degli USA.

Il Governo statunitense ha sempre rifiutato di riconoscere le norme internazionali in materia di lavoro, soprattutto il diritto dei lavoratori di sindacalizzarsi. Si calcola che ogni anno 20'000 lavoratori siano licenziati per essersi iscritti ad un sindacato o semplicemente per aver approvato l�idea. La lotta al sindacalismo � un�industria altamente sofisticata e redditizia ed � in piena espansione, dato che per combattere un�iniziativa di sindacalizzazione, oltre tre quarti degli imprenditori consultano gli esperti in �risorse umane�. Uno studio recente indica che oltre il 90% dei datori di lavoro obbligher� i lavoratori che cercano di sindacalizzarsi a sottoporsi a colloqui personali, a tu per tu con il capo, e che, nella met� dei casi, gli imprenditori reagiscono all�eventuale sindacalizzazione minacciando chiusura e delocalizzazione.

I sindacati statunitensi operano in un�atmosfera politica e giuridica che toglierebbe ogni energia ad organizzazioni con molti pi� membri e risorse. Nell�ultimo quadriennio, l�atmosfera si � fatta ancora pi� ostile. Scappatoie e lacune nella legislazione nazionale in materia di lavoro facilitano la vita agli imprenditori desiderosi di non riconoscere sindacati e contrattazione collettiva. Non esiste un sistema di contrattazione settoriale o nazionale, quindi i sindacati devono organizzare piantagioni, fabbriche, fornitori, alberghi o ristoranti uno per uno individualmente, dopo di che bisogna pensare a poter mantenere quell�organizzazione. Ed anche quando il riconoscimento giuridico esiste, i datori di lavoro possono sospendere i negoziati di un contratto collettivo per un anno per poi contestare la rappresentativit� del sindacato al fine di ricominciare tutto da capo.

Dato che i lavoratori sono abitualmente sottoposti ad imposizioni e manipolazioni da parte dei datori di lavoro nel processo di sindacalizzazione, i sindacati hanno avuto un certo successo tentando di ottenere un riconoscimento grazie ad accordi di neutralit� fondati sul controllo delle schede, meccanismo che permette di ottenere il riconoscimento quando una maggioranza di lavoratori firma schede dove indica la propria volont� di sindacalizzarsi. Questo meccanismo sar� fra poco oggetto di una decisione da parte del National Labor Relations Board, dominato dai Repubblicani, che potrebbe dichiarare illegale la procedura, secondo la legislazione in materia di lavoro. Se ci� non bastasse, la maggioranza repubblicana al Congresso, oggi ancora pi� forte, ha in riserva nuove leggi anti-sindacato.

La mobilitazione senza precedenti dei lavoratori nelle elezioni del 2 novembre aumenter� la determinazione del governo a togliere vigore ai sindacati definitivamente, per rafforzare la svolta a destra della politica americana. Nuove norme federali per abolire l�obbligo di pagamento dello straordinario per oltre 6 milioni di lavoratori danno un�idea della tendenza per il domani.

Il fatto che i lavoratori americani siano riusciti ad ottenere e mantenere quello che hanno oggi dimostra quanto siano impegnati e combattivi, ma il movimento sindacale continua a perdere terreno negli USA, soprattutto nel settore privato. E� quindi essenziale per il movimento sindacale internazionale arrestare il declino e ridar vigore a questi sindacati, per evitare che il modello di relazioni industriali USA non diventi la norma dovunque.

La globalizzazione dei mercati finanziari diffonde la globalizzazione dell�esigenza degli azionisti di maggiori profitti. I recenti sviluppi nell�industria europea della metallurgia (in passato baluardo del �dialogo sociale�) mostrano fino a che punto il contesto tradizionale di contrattazione collettiva in Europa si sia deteriorato. Vaste riserve di lavoratori non sindacalizzati in Russia e nei nuovi stati dell�UE in Europa centrale ed orientale sono disponibili allo sfruttamento e la Cina si � integrata efficacemente nei circuiti di produzione mondiali. Tutto ci� rappresenta un terreno fertile per attacchi aggressivi al potere dei sindacati in paesi dove si pensava di essere al riparo.

Il movimento sindacale internazionale dovr� mobilitare tutte le sue risorse politiche per evitare di scivolare nella barbarie globale: compito immane, perch� la resistenza deve essere organizzata a livello sia nazionale che mondiale. Una parte essenziale di questo programma deve consistere nell�obbligare le imprese basate negli USA a sedere al tavolo di negoziato ed a limitare l�appetito delle multinazionali attraverso azioni e negoziati collettivi. I sindacati a livello internazionale dovranno fornire appoggi organizzativi per aiutare i sindacati americani a portare le multinazionali a quel tavolo negoziale. Il declino dei sindacati negli USA indebolisce i lavoratori dovunque; � quindi fondamentale impedire tale declino se vogliamo diffondere ovunque il rispetto per i diritti sindacali.