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Documento NAFTA scomparso indicava minacce per l�agricoltura mondiale

Inserito nel sito UITA il 05-Nov-2004



Il Governo USA, che mantiene il proprio ricorso presso l�OMC contro la moratoria ormai scaduta dell�Unione europea sulle importazioni di OGM, ha cercato di far scomparire un documento ufficiale sulla contaminazione del mais messicano causata da OGM, che era stato preparato dalla Commissione per la cooperazione ambientale (CEC) del NAFTA (Accordo di libero scambio nordamericano). Il Governo � intervenuto per impedirne la pubblicazione e sta cercando di ritardarla indefinitamente. Ma le conclusioni del documento sono trapelate e si trovano sull�Internet in inglese e spagnolo.

Il documento, stilato su richiesta di organizzazioni ambientali, di comunit� indigeni e di agricoltori locali messicani, conferma ci� che ricercatori indipendenti avevano gi� documentato ma che l�industria agroalimentare/biotecnologica ed i suoi difensori politici continuano a negare. In Messico, paese d�origine del mais, dove si trova la pi� grande variet� di specie, il mais indigeno � stato ampiamente ed irrimediabilmente contaminato da variet� GM statunitense, malgrado la proibizione di coltivare OGM su scala commerciale in atto nel paese.

Qualsiasi chicco GM � un seme e gli agricoltori lo pianteranno. Man mano che la pianta matura, il polline si diffonde ed i geni brevettati s�insinuano nel materiale genetico delle variet� non GM. Ecco quello che � successo in Messico, sotto la spinta delle importazioni GM sovvenzionate e poco costose che hanno attraversato la frontiera grazie al NAFTA.

Le conclusioni del documento affermano che il Messico pu� proteggere la sua biodiversit� e le comunit� rurali che la difendono solo rafforzando la moratoria sulla coltivazione commerciale di mais transgenico. A tale scopo, secondo il documento, il Governo deve ridurre al minimo le importazioni di mais transgenico ed insistere su �etichette chiare ed esplicite su sacchi, contenitori e sili� che contengono questo mais. Per difendere le variet� indigene, il documento esige che tutto il mais importato sia immediatamente macinato al confine, per arrestare la contaminazione all�origine.

Non c�� da meravigliarsi, quindi, che l�industria voglia far scomparire questo documento, perch� implicitamente riconosce che il conflitto sugli OGM non � �scientifico� ma di potere, cio� sulla capacit� di poche multinazionali che vendono sementi, insetticidi e granaglie di dettare regole all�agricoltura mondiale. Questo � il significato dell�affermazione nelle conclusioni secondo cui �Le pressioni economiche insite nell�agricoltura moderna e le asimmetrie attuali nell�economia degli scambi commerciali di granoturno tra Messico e USA, potrebbero portare i piccoli agricoltori ad abbandonare l�uso di variet� indigene.� Costringere il campesino messicano ad abbandonare il granoturco indigeno � appunto il programma perseguito dai grandi agribusiness nel NAFTA. L�obiettivo delle grandi imprese basate negli USA non � solo di appropriarsi il mercato di mais messicano (il Canada � gi� fortemente dipendente dagli OGM per mais e soya), ma di costringere l�agricoltura messicana a dipendere da sementi, insetticidi ed altre sostanze chimiche brevettate. Il Governo USA, commentando la bozza di documento, arriva rapidamente all�essenziale: la raccomandazione del documento di macinare immediatamente qualsiasi partita di mais commerciale �sarebbe un ostacolo significativo al commercio.�

Il documento � particolarmente imbarazzante, dato che l�Amministrazione Bush non si limita a mantenere il ricorso avviato all�OMC contro le timide restrizioni dell�UE in materia di OGM, ma ne sta preparando un secondo che attacca le esigenze dell�UE in materia di etichettatura. Come elemento di una vasta offensiva tendente ad eliminare le �barriere� frapposte all�espansione del commercio di alimenti di base, sta spingendo granoturco transgenico in Africa sotto forma di �aiuti alimentari� e spianando la strada alla coltura generalizzata di riso transgenico, la pi� recente trovata industriale.

La CEC � stata creata dal NAFTA secondo l� �accordo collaterale� sull�ambiente per far accettare il patto commerciale ad un pubblico ostile, preoccupato per le conseguenze del �libero scambio� sulla salute, la sicurezza e l�ambiente. Come l� �accordo collaterale� sui diritti dei lavoratori aggiunto contemporaneamente per lo stesso motivo, si tratta di un�appendice inerme di uno strumento dell�espansione dei gruppi industriali. Le conclusioni e le raccomandazioni della bozza di rapporto sul mais messicano servono, per�, da orientamenti minimi per arrestare ulteriori contaminazioni da OGM in Nordamerica e oltreoceano.

Si possono trarre anche altre conclusioni. Prima di tutto, i paesi africani, derisi e minacciati dall�Amministrazione Bush perch� insistevano sulla necessit� di macinare il mais importato dagli USA, avevano ragione. La Legge sullo sviluppo e le opportunit� in Africa del 2000, che subordina un maggior accesso ai mercati a concessioni politiche, � stata lo strumento per costringere i governi ad abbandonare gli sforzi in difesa della sicurezza alimentare, della biodiversit� e della salute pubblica. Rifiutando d�importare mais USA non macinato, i governi africani agiscono in base al principio di precauzione. Questa loro posizione merita un appoggio pi� sostenuto affinch� la fame non li costringa a sottomettersi.

In secondo luogo, se occorressero altre prove, il rapporto della CEC mostra che �segregazione� e �separazione� tra raccolti GM e non GM sono termini che l�industria sfrutta per ingannare l�opinione pubblica, dato che si ha contaminazione inevitabile ed irreversibile quando si procede a coltivazioni di OGM su scala commerciale.

In terzo luogo, il problema degli OGM, alla base, � un problema di diritti, di potere e di controllo. La biodiversit� ed i piccoli agricoltori non sono le uniche vittime della liberalizzazione del commercio mondiale. La maggior parte delle sementi GM � destinata a resistere a dosi elevate d�insetticidi e diserbanti tossici. Commercializzarli significa aumentare, non ridurre, l�uso di sostanze chimiche ed i lavoratori nelle piantagioni sono i primi a subirne l�esposizione. Gli OGM sono il mezzo brevettato per distruggere un�agricoltura mondiale sostenibile per la societ� e per l�ambiente. L�etichettatura obbligatoria degli OGM e la proibizione delle colture commerciali sono strumenti fondamentali di una difesa sociale e biologica contro una tecnologia invadente: dovranno essere utilizzati contro le regole commerciali e d�investimento che promuovono un�agricoltura GM.

Infine, l�Unione europea � coinvolta in una disputa all�OMC su ogni ulteriore propagazione degli OGM, ma non ha grande spirito battagliero (cf. OGM e OMC: in difesa di una moratoria moribonda). All�OMC, l�UE sta cercando di combattere le sanzioni commerciali che deriverebbero da una decisione favorevole al ricorso degli USA, del Canada e dell�Argentina contro la precedente moratoria. D�altro canto, la Commissione dell�UE sta cedendo alle pressioni interne dell�industria della biotecnologia. Uno degli ultimi cedimenti volontari della Commissione autorizza vendite nell�UE del mais NK603 della Monsanto, resistente al glifosato, integrato negli alimenti e nei mangimi. La capitolazione definitiva di fronte all�industria sar� messa ai voti in un Comitato di gestione che dovrebbe riunirsi il 29 novembre, dove gli Stati membri dovranno decidere se abbandonare il principio di precauzione ed abrogare i divieti nazionali sugli OGM. Nel contesto del rapporto della CEC, � opportuno ricordare che questi divieti esistono in Austria, Germania e Lussemburgo che avevano cos� reagito a preoccupazioni specifiche su variet� di mais GM delle imprese Bayer, Monsanto e Syngenta (altri divieti nazionali toccavano la colza, su cui le prove di contaminazione da OGM abbondano). I sindacti europei dovrebbero sfruttare il documento NAFTA �scomparso�, per ricordare ai loro governi ed ai Commissari dell�UE le ragioni iniziali dell�adozione di questi divieti, oltre a far campagna per difenderli ed estenderli.

Oggi esiste uno strumento internazionale sui diritti umani che d� ai paesi il diritto ed i mezzi di rifiutare importazioni di OGM: il Protocollo sulla biosicurezza (o di Cartagena) nella Convenzione sulla biodiversit� (Verso un multilateralismo basato sui diritti per il sistema alimentare mondiale spiega il Protocollo sulla biosicurezza e come i sindacati possono utilizzarlo). Se il Protocollo fosse stato in vigore ed applicato effettivamente quando il NAFTA ha cominciato il suo lavoro distruttivo, milioni di piccoli agricoltori messicani non sarebbero stati costretti ad allungare le file dei disoccupati urbani e la contaminazione da OGM si sarebbe fermata alla frontiera.

Le norme sui diritti umani non solo danno ai paesi il diritto di difendersi contro gli OGM, ma li obbligano a difenderli. I sindacati devono insistere per una maggiore ratifica e messa in atto delle regole del Protocollo sulla biosicurezza e cominciare a utilizzare in modo efficace questo strumento essenziale.