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IUF
Riunisce i lavoratori agroalimentari e del turismo di tutto il mondo



Frodi e vandalismo imprenditoriale minacciano migliaia di lavoratori Parmalat

Inserito nel sito UITA il 08-Jan-2004



Negli ultimi dieci anni Parmalat � stata trasformata da una piccola azienda lattiero-casearia a conduzione familiare del nord Italia in un gigante mondiale dell'industria agroalimentare per un totale di 36,000 dipendenti in 30 paesi. La follia frenetica di acquisizioni nel mondo ha diversificato Parmalat dal latte ai succhi e ai prodotti da forno, dall�Australia agli USA, dal Canada all�Argentina ed al Brasile, e l�ha portata ad essere la pi� grossa azienda lattiera in Italia.

L�espansione non � stata accompagnata da nuovi investimenti nelle societ� acquisite ma, piuttosto, da concentrazioni e razionalizzazioni che hanno portato a chiusure d�impianti e perdite di posti di lavoro. Spesso, particolarmente fuori Europa, l�arrivo di Parmalat ha provocato un deterioramento delle relazioni industriali: laddove i sindacati cercavano di organizzare i lavoratori dell�azienda si scontravano spesso ad ostilit� e tentativi determinati di allontanamento.

Ora si � saputo che le acquisizioni erano finanziate da attivi fantasma domiciliati apparentemente in conti bancari off-shore intestati a societ�-holding poco trasparenti. Le norme italiane di gestione e contabilit� aziendali, notoriamente poco rigorose, sono state ulteriormente indebolite negli ultimi anni da una legislazione corrotta adottata per proteggere le oscure manipolazioni finanziare dell�impero mediatico del Primo ministro italiano Berlusconi.

Parmalat � ora ufficialmente in stato di insolvenza ed il suo ex-CEO, Calisto Tanzi, � agli arresti e indagato. Il decreto legge appena approvata in Italia dar� all�impresa protezione dai suoi creditori per 120 giorni, permettendole di preparare un piano di riorganizzazione. Si prevede, per�, che molte delle societ� acquisite freneticamente nel mondo, se non tutte, prima o poi saranno vendute o liquidate, mettendo in pericolo posti e condizioni di lavoro, oltre che i diritti sindacali dei dipendenti.

Ron Oswald, Segretario generale dell�UITA, esprimendosi sulle incertezze attuali ha ribadito con forza che �la tutela dei posti di lavoro e dei salari deve avere assoluta priorit� su altri interessi. Non si pu� permettere che i lavoratori facciano le spese di errori grossolani di gestione e di attivit� apparentemente fraudolente da parte dei dirigenti della societ�. L�UITA si batter� con vigore per tutelare i suoi membri dovunque Parmalat abbia attivit� nel mondo. I diritti e gli interessi dei lavoratori dovranno avere la massima importanza in qualsiasi accordo o acquisizione futuri in questo ulteriore esempio di vandalismo imprenditoriale.�

Da anni l�UITA si � preoccupata della gestione delle relazioni industriali alla Parmalat, in particolare nella sua espansione fuori dall�Italia. I sindacati affiliati all'UITA, che rappresentano lavoratori Parmalat in 8 paesi su 4 continenti, si erano incontrati al Centro di formazione CAW di Port Elgin (Ontario, Canada) il 27 e 28 settembre 2003 per discutere strategie ed adottare una piattaforma comune all�interno della Parmalat.

I partecipanti avevano affermato che le relazioni industriali in questa societ� costituivano un problema mondiale che richiedeva una risposta globale fondata sulla forza e la solidariet� collettive sindacali. Una strategia ed un programma d�azione furono adottati, insieme a raccomandazioni per il futuro lavoro e l�impegno da parte degli affiliati di sostenere attivamente gli sforzi dell�UITA onde ottenere dalla Parmalat norme minime di diritti sindacali e di riconoscimento.

La crisi attuale alla Parmalat rende estremamente urgente questo programma. La difesa dei posti e delle condizioni di lavoro e dei diritti sindacali fondamentali di tutti i lavoratori interessati assume una forte priorit� per l�UITA ed i suoi affiliati, sia che le unit� operative siano vendute a terzi o che rimangano in seno ad una Parmalat ristrutturata o all�azienda che le succeder�.