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IUF
Riunisce i lavoratori agroalimentari e del turismo di tutto il mondo



Lezioni ed aragosta da Cancun

Inserito nel sito UITA il 31-Oct-2003



Si dice che agli inizi della Rivoluzione francese e pi� precisamente in ottobre 1789, quando il Re di Francia Luigi XVI e la Regina Marie-Antoinette erano assediati nella reggia di Versailles da manifestanti che erano venuti da Parigi a protestare a causa dell�aumento del prezzo del pane, la Regina chiedesse a suo marito che cosa voleva quella gente. Quando le fu detto che avevano fame e non avevano pane, rispose: �Ma se non hanno pane, che mangino ciambella�.

Non sapremo mai se la storia � vera e, comunque, la coppia reale fu decapitata qualche anno dopo quando fu proclamata la Repubblica. Fu la fine della dinastia dei Capeti, ma non certo la fine del cinismo nelle alte sfere. Basti ricordare, per esempio, le osservazioni del Commissario dell�UE, Pascal Lamy, al vertice OMC di Cancun.

Mentre migliaia di contadini e piccoli agricoltori dal Messico e dal resto del mondo sono affluiti a Cancun per protestare contro la distruzione dei loro mezzi di sopravvivenza, Lamy ha parlato alla cena ufficiale di apertura del vertice. L�International Herald Tribune ha riferito che �Il men� includeva aragosta messicana catturata secondo severe regole ambientali, accompagnata dalla tipica infusione di fiori di ibisco�. Lamy ha mostrato apprezzamento per il cibo, dicendo �Questo pasto dimostra che non vi � contraddizione tra buon gusto, tutela dell�ambiente e crescita per il mondo in via di sviluppo.� In altri termini, che mangino aragosta.

La popolazione messicana non mangia aragosta, n� si pu� dire che l�aragosta, ecologica o meno, sia diventata un�industria fiorente. Mentre i delegati ai negoziati commerciali vantano i meriti della liberalizzazione degli scambi in agricoltura, i lavoratori e gli agricoltori messicani hanno fame. Sotto la spinta verso una totale liberalizzazione dell�agricoltura per il 2008, il Messico rurale ha gi� perso circa 2 milioni di posti di lavoro. Granoturco sovvenzionato proveniente dagli Stati Uniti, svenduto al 30-35% al di sotto del costo di produzione, ha rovinato la produzione locale. Gravato dalle regole NAFTA (Accordo di libero scambio nordamericano), il prezzo � crollato del 75%. Villaggi ed intere regioni sono stati abbandonati da contadini indigenti, spinti a nord negli USA alla ricerca di lavoro. Nel paese d�origine del mais, uno studio recente del governo ha confermato che le variet� locali di mais sono state in gran parte contaminate da importazioni dagli USA contenenti OGM, malgrado il divieto messicano di piantare variet� geneticamente modificate. Il NAFTA non solo sta eliminando la produzione di mais in Messico, ma ha anche lanciato un attacco genetico contro la pi� importante banca di geni del mais al mondo.

L�aggravarsi della povert� rurale ha diminuito il tenore di vita generale, anche per i lavoratori cittadini e, di conseguenza, una crescita socialmente ed ecologicamente sostenibile che potrebbe alleviare la povert� del popolo messicano ed offrire speranza alle generazioni future rimane un sogno remoto.

L�attacco del �libero scambio� sull�agricoltura messicana, che ha obbligato il Messico ad eliminare la maggior parte degli aiuti all�agricoltura interna mentre le esportazioni sovvenzionate secondo le norme OMC e provenienti dagli USA inondano il paese, dimostra le disparit� insite nel regime di commercio mondiale sancite dall�OMC. Il NAFTA � andato ben oltre e pi� rapidamente, ma i negoziati commerciali dal 1995 sono soprattutto consacrati a rafforzare le regole OMC secondo gli orientamenti NAFTA. La crisi mondiale dell�agricoltura, provocata dalla presa di controllo progressiva degli inputs, del commercio e del marketing da parte delle grandi imprese, cui si sono aggiunte le minacce di sanzioni punitive, ha causato privazioni, sofferenze e sempre maggiori diseguaglianze all�interno dei paesi e tra di loro. Mentre le imprese commerciali transnazionali e quelle di trasformazione di prodotti agricoli si rallegrano se i prezzi calano e le opportunit� di nuovi mercati aumentano, i membri dell�UITA, e milioni di poveri contadini e di altri che dipendono dall�agricoltura, vedono la crisi come una sfida alla loro sopravvivenza.

La storia dell�OMC � una storia di inganni e promesse non mantenute. L�Accordo di Marrakech del 1995, che fond� l�OMC, proclamava l�impegno dell�organizzazione per uno sviluppo sostenibile (su questo, Doha non ha innovato). Si disse ai paesi poveri che le loro preoccupazioni in materia di agricoltura sarebbero state prese in considerazione nelle tornate negoziali future. Il fallimento spettacolare a Seattle fu seguito da promesse di maggior trasparenza e democrazia nelle strutture e nelle procedure dell�OMC. Il �Development Round� di Doha annunci� che la salute pubblica avrebbe avuto la precedenza sull�Accordo TRIPS e sembr� promettere farmaci poco costosi ai milioni di persone affette da HIV/AIDS nei paesi in via di sviluppo. I negoziati futuri avrebbero aperto la strada a riduzioni graduali di sovvenzioni alle esportazioni di prodotti agricoli, fino ad eliminarle, mentre il sistema mondiale degli scambi avrebbe adottato ed applicato un trattamento speciale e differenziato per affrontare le necessit� specifiche dei paesi poveri.

Nessuna di queste promesse si � materializzata, anzi, i negoziati commerciali sono partiti nella direzione opposta. Norme sugli investimenti e gli appalti pubblici, che darebbero diritti sempre pi� grandi agli investitori stranieri mentre limiterebbero fortemente la capacit� dei governi di regolamentare gli investimenti nell�interesse pubblico, sono state incluse nei lavori dell�OMC come uno dei �temi di Singapore� nel 2001. Riforme alla Politica agricola comune (PAC) dell�UE sono state adottate come �capitale negoziale� (espressione di Lamy) nella preparazione di Cancun. La riforma � certo importante, ma mantiene il sistema di sovvenzioni nascoste per le esportazioni e lascia immutati grandi settori della PAC che contribuiscono a distruggere l�agricoltura in molti paesi in via di sviluppo. Il sostegno del governo statunitense all� �agribusiness�, che include sovvenzioni all�esportazione, � stato raddoppiato. Poco prima della riunione di Cancun, gli USA e l�UE hanno presentato una posizione di �compromesso� sull�agricoltura che mancava di un qualsiasi impegno specifico e non modificava gli aspetti pi� nocivi dell�Accordo OMC sull�agricoltura. Progressi sull�agricoltura sono stati legati direttamente all�accettazione di norme sugli investimenti e gli appalti pubblici, malgrado il fatto che quasi la met� dei paesi membri dell�OMC avesse rifiutato sia la bozza di testo ministeriale che la quasi identica seconda revisione presentata dal segretariato dell�OMC durante la riunione di Cancun. I paesi produttori di cotone dell�Africa occidentale, che soffocano sotto il peso delle sovvenzioni delle esportazioni USA, hanno ricevuto un testo-ultimatum irrisorio che non risolveva nessuna delle loro preoccupazioni.

In ciascuna fase successiva, i paesi poveri sono stati costretti a firmare nuovi accordi in cui rinunciavano a promesse fatte nei negoziati precedenti in cambio di vaghe promesse di rimediare a danni gi� provocati. La lunga disputa sui TRIPS e l�accesso a farmaci a basso costo � un caso esemplare. A Cancun la storia si � ripetuta. Quando un gruppo di paesi in via di sviluppo ha finito per abbandonare i negoziati, l�unico elemento sorprendente � che avessero aspettato tanto per farlo.

L�emergere di quella che, a prima vista, sembra un�opposizione coerente alle evidenti disparit� del regime OMC, che si � cristallizzata nella comparsa del gruppo G21 intorno al nucleo centrale composto da Brasile, Sudafrica, Cina ed India, � stata proclamata come una svolta dai governi e dalle ONG. Un�analisi sindacale richiede un esame pi� accurato.

Siamo contrari ad estendere ulteriormente un regime di commercio mondiale che minaccia i diritti democratici e sindacali ed aggrava disparit� gi� radicate. Per l�agricoltura, l�unica proposta a Cancun consisteva nell�estensione di un sistema di scambi che danneggia gravemente le condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori rurali e mette in pericolo la sicurezza alimentare. Pertanto, ci rallegriamo dell�arresto temporaneo nei �progressi� verso un�industrializzazione dell�agricoltura, perch� ci lascia un po� di respiro per organizzare e sviluppare la nostra strategia. Non bisogna, per�, confondere uno sviluppo tattico positivo con un successo strategico. Lo status quo � inaccettabile ed i piani delle grandi imprese procedono, sia all�interno dell�OMC che al di fuori, attraverso accordi commerciali e d�investimento bilaterali e regionali che gli Stati Uniti e l�UE sono determinati ad ottenere.

E� essenziale sottolineare i limiti dell�implosione dell�OMC a Cancun, perch� molti dei paesi del G21 cercano di ottenere pi� margine di manovra per imporre la loro versione di un�agricoltura industrializzata, destinata all�esportazione. Ci� � in conflitto con i diritti dei loro stessi lavoratori dell�agroalimentare e minaccia il diritto della loro stessa popolazione alla sicurezza alimentare. Il problema dell� �accesso ai mercati�, che ha polarizzato Cancun, � spesso uno slogan che nasconde un mezzo d�arricchimento dei grandi agricoltori domestici e che lede o sopprime i diritti dei lavoratori agricoli, dei contadini e dei piccoli agricoltori.

Siamo anche contrari all�affermazione del G21, formulata per esempio dal rappresentante cinese per il commercio a Cancun, secondo cui questo gruppo rappresenta oltre il 60% dei lavoratori rurali e degli agricoltori del mondo. Nessuno dei membri del G21 pu� pretendere di rappresentare i lavoratori, ed i nostri programmi non hanno assolutamente niente in comune. Per esempio, il nostro programma non coincide con quello del Pakistan, il cui governo usa attualmente le forze armate per allontanare in massa i contadini allo scopo di favorire l�estensione delle piantagioni possedute dai militari e dai loro simpatizzanti altolocati. Le nostre posizioni non sono uguali a quelle del governo in Cina, che sopprime sistematicamente i diritti e dove i burocrati del partito al potere hanno sistematicamente e per decenni spossessato ed impoverito le campagne per finanziare i loro investimenti. Il governo di Lula in Brasile ha ceduto alle pressioni dei propri grandi esportatori agricoli ed ha autorizzato in parte la piantagione di soya OGM, malgrado le proteste vigorose dei membri dell�UITA brasiliani, per cui la questione � lungi dall�essere risolta. Il G21 era appoggiato dal �Gruppo di Cairns�, di cui alcuni paesi sono membri di entrambi i gruppi ed i cui esportatori agricoli hanno in programma la liberalizzazione totale dell�agricoltura e la soppressione di qualsiasi forma di sostegno statale. Siamo contrari al dumping sovvenzionato, ma siamo favorevoli a sostenere l�agricoltura quando ci� contribuisce a tutelare i diritti dei lavoratori rurali, ad aumentare durevolmente l�occupazione, a salvaguardare l�ambiente ed a migliorare il tenore di vita rurale.

Quando il popolo di Parigi protest� contro l�aumento del prezzo del pane in ottobre 1789, i privilegi feudali erano gi� stati aboliti in Francia e la Dichiarazione dei diritti dell�uomo e del cittadino era gi� diventata legge, per cui la porta era gi� aperta ad una repubblica democratica fondata sul suffragio universale. L�emergere del G21, invece, non rappresenta una presa simbolica della Bastiglia e siamo ancora lungi dall�aver ottenuto in diritto internazionale il riconoscimento della supremazia dei nostri diritti di lavoratori sulle regole del commercio internazionale.

Il G21 ha gi� cominciato a mostrare falle, come lo dimostra l�incapacit� del gruppo di riunire pi� di una mezza dozzina di membri ad un incontro post-Cancun a met� ottobre. In parte ci� � dovuto alle pressioni ed ai ricatti dell�Amministrazione Bush, che ha ostentatamente minacciato di escludere i paesi recalcitranti dai futuri accordi regionali e bilaterali, ma anche, purtroppo, alle forze ed agli interessi conflittuali all�interno del gruppo. Possiamo e dobbiamo aiutare tatticamente i paesi poveri che chiedono regole pi� giuste ed eque per il commercio mondiale, ma non possiamo contare su di loro per fare il nostro lavoro.

Parimenti, non possiamo non contestare il quadro Nord/Sud che � servito da sfondo a Cancun. La preponderanza delle grandi potenze commerciali all�OMC, prima di tutto gli Stati Uniti e l�UE seguiti dai loro partner pi� recenti, trae origini dal dominio delle loro TNC a casa e dalle regole che cercano di imporre sia a casa che all�estero.

Gli oppositori alle proposte di regolamento sugli investimenti le hanno trattate quasi esclusivamente come veicolo di dominio sui paesi poveri da parte di investitori transnazionali. E� vero che, se accettate all�OMC, queste regole rafforzerebbero ulteriormente i �diritti� degli investitori a scapito della possibilit� dei paesi in via di sviluppo di decidere le proprie priorit� di sviluppo. Ma il modello di questi codici d�investimento � il Capitolo 11 del NAFTA, volontariamente redatto per limitare il diritto dei governi nordamericani di legiferare e regolamentare gli investimenti secondo l�interesse pubblico. Il Capitolo 11 � stato sistematicamente utilizzato dalle grandi imprese in Canada e negli USA per rimettere in discussione le passate conquiste dei movimenti di lavoratori, consumatori ed ambientalisti nei due paesi e per ostacolare progressi futuri. Queste norme sugli investimenti sono una minaccia universale ed i lavoratori del Nord e del Sud devono combatterle insieme per non rischiare di indebolire il movimento sindacale dovunque.

La crisi dell�agricoltura colpisce lavoratori e piccoli contadini ed � mondiale. Dal punto di vista sindacale, bisogna riconoscere che, malgrado i miliardi spesi per l�agricoltura nei paesi ricchi, il programma d�azione di quello che l�OIL chiama �lavoro dignitoso in agricoltura� rimane bloccato, o addirittura regredisce. I lavoratori nell�agricoltura canadese e statunitense sono esclusi dall�ambito legale delle relazioni industriali. Negli USA, col NAFTA, i lavoratori agricoli si sono ancora pi� impoveriti. Le sovvenzioni alle esportazioni vanno ai grandi �agribusiness� e non a favorire i diritti dei lavoratori. I lavoratori dell�agroalimentare nei paesi sviluppati hanno, quindi, un interesse vitale ad aiutare quelli del resto del mondo a sfidare l�agricoltura industrializzata ed a porre il tema dei diritti collettivi al centro del dibattito sull�alimentazione, l�agricoltura ed il commercio.

Il 16 ottobre, �Giornata mondiale dell�alimentazione�, la FAO ha lanciato un appello per �un�alleanza internazionale contro la fame�. Tale alleanza non pu� essere decisa o limitata secondo le coalizioni tra paesi all�OMC. Abbiamo certo bisogno di alleati, ma tocca al movimento sindacale internazionale essere al centro di questa alleanza, basata su una strategia sindacale indipendente, per far avanzare la nostra lotta comune, al Sud come al Nord, contro i piani delle grandi imprese dell�agroalimentare. Non basteranno aragosta ed infusione di fiori d�ibisco: chiediamo pane e libert�.

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Un�analisi dettagliata dei problemi principali di Cancun che toccano i lavoratori dell�agroalimentare � disponibile sul nostro sito web cliccando su �L�OMC e il sistema alimentare mondiale� nel menu della homepage a sinistra. La pubblicazione dell�UITA: �L�OMC ed il Sistema Alimentare Mondiale visti da un sindacato� � disponibile presso il segretariato o pu� essere scaricata in formato pdf seguendo lo stesso link.